Da dove deriva il nome panettone? Qual è la sua storia?
Il panettone è diventato simbolo di Natale per tutti gli italiani e non c’è famiglia che non lo consumi durante le festività.
La sua origine è lombarda. Siamo nella Milano degli Sforza. Secondo una leggenda il creatore del panettone fu Ughetto, figlio del condottiero degli Atellani, innamorato di Adalgisa, figlia del fornaio Toni. Il cavaliere voleva a tutti i costi conquistare il cuore della ragazza tanto da farsi assumere come garzone al forno e fu proprio lì che inventò la ricetta del panettone. Infatti, per conquistare la fiducia del padrone, vendendo due falchi comprò farina bianca finissima, burro, uova, uvetta (‘ughet” in milanese) e cedro, impastò il tutto e fece del “pane” che andò a ruba ,tanto che la situazione del forno migliorò e Adalgisa sposò il suo Ughetto.
Nasce così il Pan de Toni.
Di sicuro l’origine del panettone affonda le sue radici nell’usanza medievale di preparare pani più ricchi, come il pane di frumento che veniva servito a Natale. Fino al 1395 tutti i forni di Milano avevano, infatti, il permesso di cuocere pane di frumento solo a Natale, per farne omaggio ai loro clienti.
Il panettone fino ai primi del Novecento veniva infornato senza alcun tipo di stampo e la quantità di grassi in esso contenuto era piuttosto modesta, è poi Angelo Motta a cambiare le cose. Negli anni Venti, infatti, decise di arricchire di grassi il suo panettone e fasciarlo con carta paglia, per dargli uno slancio verticale, così nasce “il panettone-fungo”, foggia classica del prodotto industriale.
I panettoni targati Petronella li trovate nelle nostri sedi